Il vino nella Francia del XVIII Secolo e degli Enciclopedisti dell’Illuminismo.

La Francia è stata da sempre una delle principali produttrici di vino, una tradizione che risale a tempi antichi.

Nel corso del XVIII secolo, il vino francese ha conosciuto un periodo di grande importanza e popolarità, grazie ai grandi sforzi dei produttori e dei governi. Allinizio del XVIII secolo, la produzione di vino in Francia era ancora in gran parte artigianale. La maggior parte dei produttori erano contadini che coltivavano e vinificavano il vino nei loro piccoli appezzamenti di terra.

Tuttavia, lindustria del vino iniziò a crescere rapidamente nel corso del secolo, grazie alla diffusione delle tecniche di vinificazione più avanzate e alla crescente domanda di vini di qualità.

Durante il XVIII secolo, la regione francese più conosciuta per la produzione di vino è stata la Borgogna. La regione ha prodotto vini di qualità eccellente, come il famoso vino di Borgogna, che è stato apprezzato in tutta Europa. Altre regioni famose per la produzione di vino in Francia sono il Bordeaux, la Loira, lAlsazia e la Valle della Loira. In queste regioni, i produttori sono stati in grado di utilizzare le loro tecniche tradizionali per produrre vini di qualità eccellente. Grazie alla diffusione dei vini francesi in tutto il mondo, il governo francese ha iniziato a introdurre un sistema di classificazione per i vini.

Questo sistema classifica i vini in base alla loro qualità, al luogo di produzione, allannata e al tipo di vino. Il sistema è stato un grande successo ed è ancora oggi uno dei più utilizzati in tutto il mondo. Il XVIII secolo ha visto anche lintroduzione di nuove tecniche di vinificazione. Queste tecniche hanno permesso ai produttori di migliorare la qualità dei loro vini, rendendoli più morbidi, più profondi e più complessi. La vinificazione in botti di legno è stata una delle tecniche più importanti introdotte in questo periodo.

È stato un processo essenziale per produrre vini di qualità eccellente. Inoltre, il XVIII secolo ha visto una crescita significativa del commercio di vini francesi. I vini francesi sono stati esportati in tutta Europa e in altre parti del mondo.

Questo ha contribuito a rendere il vino francese uno dei più apprezzati al mondo. Infine, il XVIII secolo ha visto anche la nascita di una cultura del vino che ha contribuito a rendere il vino francese ancora più popolare. I produttori e i consumatori di vino si sono riuniti in associazioni che hanno promosso lapprezzamento e la degustazione del vino. La cultura del vino è diventata una parte importante della vita francese.

Gli Illuministi e il vino

Il vino rappresenta la vera essenza del cuore dell’uomo, questo affermava il grande filosofo del “700” Rousseau e possiamo anche affermare il periodo in cui nacque l’enologia.

Il grande chimico, Lavoiser , riuscì a scoprire che l’alcool non è composto solo da olio ed acqua, come era il pensiero dominante ma si notò anche la presenza di carbonio, idrogeno ed ossigeno.

In seguito un altro chimico francese Chapital, applicò la chimica all’elevazione della quantità del vino: nacque l’enologia.

Il settecento è anche il periodo in cui dell’Enciclopedie di Diderot e d’Alembert, in cui alla creazione di questa grandiosa opera, collaborarono Rousseau, Voltaire etc.

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I filosofi tenevano accese discussioni sulla proprietà e qualità del vino come medicamento.

Fu accettato il pensiero dei medici antichi, come Galeno e Ippocrate, che sostenevano che il vino era un’efficacia medicina per certe malattie, ed era utile usare la quantità necessaria per somministrare il vino appropriato per curare ogni specifica malattia.

Dai filosofi il vino veniva considerato un ottimo medicamento per le malattie dell’animo, ricordando che i rigorosi stoici greci, vedevano nell’umbriachezza del vino un modo per contrastare l’infelicità dell’anima e i continui momenti negativi che la vita ci dà.

Gli Enciclopedisti citavano le nazioni che più producevano il nettare del Dio Bacco ( Italia, Francia, Spagna, Germania etc…).

Principe Roberto dAmato e Contessa al Gala di casa savoia tenuto al palazzo reale di Monza

Autore: Principe Don Roberto d’Amato, Dottore in Giurisprudenza, Dottore in Scienze politiche ed economiche e sociali, Dottore in storia.

 

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