I composti fenolici sono un gruppo di molecole ampiamente diffuso in natura, caratterizzate dalla presenza di uno o più anelli aromatici con uno o più gruppi idrossilici (-OH) legati a essi. Questi composti possono essere sintetizzati dalle piante in risposta a diversi fattori di stress ambientali, come la luce solare, la temperatura, la presenza di patogeni o in risposta a ferite.
Nelle piante, i composti fenolici svolgono diverse funzioni biologiche, come la protezione contro i danni causati dai raggi UV, la difesa contro patogeni, la regolazione dello sviluppo e la comunicazione con altri organismi.
Dal punto di vista nutrizionale, i composti fenolici sono stati oggetto di numerosi studi che hanno dimostrato la loro capacità di prevenire diverse malattie, tra cui malattie cardiovascolari, cancro, diabete e disturbi neurodegenerativi. Inoltre, questi composti hanno proprietà antiossidanti, ovvero sono in grado di neutralizzare i radicali liberi e di ridurre lo stress ossidativo nelle cellule.
I composti fenolici sono presenti in molti alimenti di origine vegetale, tra cui frutta, verdura, cereali, legumi e spezie. In particolare, il vino rosso è una fonte importante di composti fenolici, in particolare di antociani, che sono responsabili del colore rosso del vino.
Tra i composti fenolici più studiati ci sono gli acidi fenolici, come l’acido caffeico, l’acido ferulico e l’acido gallico, e le flavonoidi, come le antocianine e le catechine. Alcuni composti fenolici sono stati anche sintetizzati e utilizzati come integratori alimentari o in prodotti farmaceutici.
In generale, l’assunzione di composti fenolici attraverso la dieta è consigliata per mantenere una buona salute e prevenire malattie. Tuttavia, è importante tenere presente che la quantità e la biodisponibilità dei composti fenolici varia a seconda del tipo di alimento e del processo di preparazione, e che l’eccesso di alcuni composti fenolici può avere effetti tossici sul nostro organismo.