Bevi vino, ché non sai donde sei venuto: sii lieto, perché non sai dove andrai.
Omar Khayyam (1048-1131) è stato un poeta, matematico e astronomo persiano, noto soprattutto per il suo celebre poema “Il Rubaiyat di Omar Khayyam”. Nel poema, Khayyam esprime la sua filosofia sulla vita, l’amore e la morte, spesso accompagnando le sue riflessioni con l’immagine del vino.
Per Khayyam, il vino rappresentava un mezzo per dimenticare i problemi e le preoccupazioni della vita quotidiana, e per raggiungere una sorta di stato di felicità e di benessere interiore. Tuttavia, il vino aveva anche un significato simbolico più profondo, rappresentando l’estasi dell’esperienza mistica e la liberazione dallo stato di ignoranza e di sofferenza.
Nel Rubaiyat, Khayyam scrive:
“Vieni, versami un bicchiere di vino, perché la vita è breve, e il tempo trascorre velocemente; Non perdere tempo con l’ansia, ma goditi il momento presente.”
Il vino era quindi per Khayyam un simbolo di gioia, di piacere e di libertà, ma anche di saggezza e di conoscenza. In molti dei suoi versi, Khayyam esprime la sua filosofia della vita attraverso l’immagine del vino, invitando i lettori a godere del momento presente e ad apprezzare la bellezza e la fugacità della vita.