Richard Feynman, famoso fisico teorico americano, era noto per il suo amore per il vino. Era un appassionato collezionista di vini, ma non solo: era anche un degustatore esperto, e spesso utilizzava l’analogia del vino per spiegare concetti scientifici.
In particolare, Feynman amava il vino Bordeaux, e aveva una passione per le annate più antiche e pregiate. Era solito acquistare vini a prezzi elevati, ma era anche in grado di apprezzare i vini più modesti, purché ben fatti e dal sapore equilibrato.
In una famosa conferenza dal titolo “Laws of Physics and Complexities of Nature”, Feynman utilizzò l’esempio del vino per spiegare il concetto di entropia. Egli sostenne che l’entropia, ovvero il disordine presente nel mondo, aumenta costantemente, come nel caso di una bottiglia di vino che, una volta aperta, tende a diventare sempre meno buono con il passare del tempo.
Se osserviamo un bicchiere di vino abbastanza attentamente vediamo l’intero universo. Ci sono le cose della fisica: il liquido turbolento e in evaporazione in funzione del vento e del tempo, il riflesso sul vetro del bicchiere, e la nostra immaginazione aggiunge gli atomi.