La selezione massale è un metodo di propagazione della vite che consiste nella selezione dei migliori vitigni presenti in un vigneto per ottenere nuove piante con le stesse caratteristiche. In pratica, si prelevano i rami delle piante più produttive e di maggior qualità, si ripropongono in una nuova area di coltivazione e si lasciano crescere per formare una nuova vigna.
Questo metodo di propagazione è stato utilizzato per secoli e ha permesso di preservare le varietà autoctone di vite. Oggi, la selezione massale continua ad essere utilizzata in molti vigneti tradizionali, soprattutto per mantenere la biodiversità delle varietà autoctone.
La selezione massale, tuttavia, presenta alcuni svantaggi rispetto ad altri metodi di propagazione come il trapianto di viti innestate. In particolare, il rischio di trasmissione di malattie o parassiti da una pianta all’altra può essere maggiore. Inoltre, il tempo e l’energia necessari per selezionare le piante migliori possono essere maggiori rispetto ad altri metodi.
Per questo motivo, negli ultimi decenni si è sviluppata la selezione clonale, un metodo di propagazione che prevede la selezione delle piante migliori tramite l’identificazione di cloni con caratteristiche specifiche. La selezione clonale ha permesso di ottenere piante con caratteristiche specifiche come resistenza alle malattie o produttività più elevata.
In ogni caso, la selezione massale rimane un metodo importante per preservare la diversità genetica delle varietà autoctone e per mantenere la tradizione vitivinicola di molte regioni.