La birra è opera dell’uomo, il vino di Dio.
Martin Lutero (1483-1546) è stato un teologo e riformatore tedesco, noto soprattutto per aver guidato il movimento della Riforma protestante nel XVI secolo. Lutero era anche un appassionato di vino e spesso si riferiva ad esso nelle sue scritture e nei suoi sermoni.
Lutero credeva che il vino fosse un dono di Dio, una bevanda che rallegrava il cuore e favoriva la comunione fraterna. Nel suo “Sermoni sui Vangeli per l’anno”, Lutero scrive: “Il vino è un dono di Dio, non un diavolo, come alcuni credono. Il diavolo ha creato solo l’ubriachezza, ma il vino è stato dato da Dio per rallegrare il cuore dell’uomo”.
Lutero considerava anche il vino come un simbolo della grazia di Dio. Nel suo scritto “Della libertà cristiana”, Lutero scrive:
“Il vino è una delle più grandi benedizioni di Dio, e lo stesso vale per la grazia, che è il vino migliore del cielo”.
Inoltre, Lutero credeva che il vino dovesse essere bevuto con moderazione, senza eccedere, e che fosse importante evitare l’ubriachezza e i vizi ad essa associati. Egli scriveva:
“Non si deve bere per l’ubriachezza, ma per la gioia. La saggezza sta nel bere in modo moderato”.