Certo, Dio è stato davvero generoso ad aver donato il vino all’uomo. Se io fossi stato Dio, mi sarei tenuto la ricetta per me.
Théophile Gautier (1811-1872) è stato un poeta, romanziere e critico d’arte francese, noto per la sua prosa lirica e descrittiva. Gautier ha scritto anche sulla cultura del vino nella Francia del XIX secolo.
In particolare, Gautier ha descritto l’esperienza del vino come un’esperienza sensoriale completa, coinvolgente tutti i sensi: dalla vista al tatto, dal profumo al sapore. Nel suo saggio “Le Capitaine Fracasse” Gautier scrive: “Il vino è la poesia in bottiglia”.
Gautier ha anche sottolineato l’importanza dell’abbinamento cibo-vino, scrivendo che un buon vino può migliorare la qualità di un pasto e rendere l’esperienza gastronomica ancora più piacevole. Inoltre, ha elogiato il ruolo del vino nella società francese, dove ha una forte presenza culturale e sociale.
Nel suo romanzo “Mademoiselle de Maupin”, Gautier descrive una cena esotica in cui vengono serviti piatti raffinati e pregiati vini, come lo Château Lafite e il Romanée-Conti.
In un altro suo romanzo, “Spirite”, il personaggio principale si trova in un ristorante dove sceglie una bottiglia di vino rosso come accompagnamento al suo pasto.
In sintesi, Gautier ha visto il vino come una forma d’arte, in grado di suscitare emozioni e stimolare i sensi, e ha apprezzato il suo valore culturale e gastronomico nella società francese del suo tempo.