Robert Louis Stevenson

“Il vino è poesia in bottiglia”

Robert Louis Stevenson, scrittore scozzese noto per opere come “L’isola del tesoro” e “Lo strano caso del dottor Jekyll e mister Hyde”, era un appassionato di vino.

Stevenson era noto per il suo amore per i vini francesi, in particolare per i Bordeaux e i Chianti italiano. In una lettera del 1874, Stevenson descrive la sua passione per il vino rosso come “una follia per un giovane povero come me”.

Tuttavia, la passione di Stevenson per il vino non si limitava solo al consumo. Era anche un critico vinicolo appassionato e scriveva recensioni di vini francesi per un giornale di Edimburgo. In queste recensioni, Stevenson descriveva dettagliatamente il sapore e le caratteristiche dei vini, dimostrando la sua conoscenza approfondita della produzione e della degustazione del vino.

Inoltre, Stevenson usava spesso il vino come metafora nelle sue opere letterarie. Nella sua poesia “The Feast of Famine”, ad esempio, descrive il vino come:

“l’anelito del sole nei grappoli maturi”

e come un’esperienza che “arricchisce la vita”.

In sintesi, Robert Louis Stevenson era un appassionato di vino e un critico vinicolo appassionato. Il vino ha svolto un ruolo importante nella sua vita e nella sua opera letteraria, rappresentando un simbolo di bellezza, di vita e di esperienza.

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