Se la penicillina può curare i malati, lo sherry spagnolo può riportare i morti in vita.
Sir Alexander Fleming è stato un medico e microbiologo scozzese, noto soprattutto per la scoperta della penicillina, il primo antibiotico della storia.
Riguardo al suo rapporto con il vino, non ci sono molte informazioni, ma sembra che Fleming apprezzasse questa bevanda e che la considerasse un piacere della vita. Si racconta infatti che amasse bere vino rosso, in particolare Borgogna, e che ne avesse una riserva personale nel suo laboratorio.
In un’intervista del 1953, Sir Alexander Fleming dichiarò:
“Il vino è una fonte di conforto e di piacere per molte persone, e credo che debba essere preso con moderazione, come qualsiasi altra cosa. Io personalmente amo il vino rosso, ma cerco sempre di bere con moderazione e di non abusarne”.
Inoltre, è interessante notare che Sir Alexander Fleming si interessasse alla fermentazione del vino anche dal punto di vista scientifico. Nel 1939, infatti, pubblicò un articolo intitolato “On the antibacterial action of cultures of a Penicillium, with special reference to their use in the isolation of B. influenzae”, in cui descriveva come il Penicillium (il fungo da cui ha isolato la penicillina) potesse essere utilizzato per prevenire la fermentazione del vino.
In generale, sembra che Sir Alexander Fleming avesse un rapporto positivo con il vino, apprezzandolo come bevanda piacevole e anche come oggetto di studio scientifico.