Riempi il tuo cranio di vino prima che si riempia di terra.
Nazim Hikmet (1902-1963) è stato uno dei più grandi poeti turchi del XX secolo. Amava la vita, la natura e il buon cibo e il vino facevano parte della sua vita quotidiana. In molte delle sue poesie, il vino è presente come un simbolo di felicità, di amicizia e di amore.
Nella poesia “Vino”, ad esempio, Hikmet descrive il vino come un dono di Dio che rende felice e allegro chi lo beve. In un’altra poesia intitolata “Il vino non fa male”, l’autore sostiene che il vino non fa male se bevuto con moderazione e che, al contrario, può essere benefico per la salute.
Hikmet amava anche bere vini pregiati, come lo Château Lafite Rothschild o il Château Latour, che facevano parte dei suoi piaceri culinari. In alcune sue poesie, il poeta menziona anche l’esperienza del bere vino in compagnia di amici, sottolineando il valore sociale e conviviale di questa bevanda.
In sintesi, il vino faceva parte della vita e della poesia di Nazim Hikmet, simboleggiando l’allegria e l’amicizia. Le sue poesie hanno contribuito a diffondere l’amore per il vino nella cultura turca e hanno ispirato molti amanti del vino e della poesia in tutto il mondo