Abrusco

L’Abrusco è un vitigno a bacca nera coltivato principalmente in Toscana, soprattutto nella zona del Chianti. Questo vitigno ha una lunga storia e presenta una certa somiglianza con l’Abrostine, una varietà di Vitis Labrusca, entrambi derivati dall’addomesticazione di uve selvatiche della zona.

Oggi l’Abrostine è presente solo in pochi ceppi in limitatissime zone in provincia di Firenze. L’Abrusco è considerato un “vitigno da colore” insieme al Colorino, con il quale condivide spesso la coltivazione. Questi vitigni sono apprezzati per la loro notevole carica antocianica e venivano quindi spesso utilizzati negli uvaggi per dare colore al vino.

Purtroppo, l’Abrusco è una specie considerata vicina all’estinzione, poiché ne esistono meno di 6 ettari coltivati. Tuttavia, l’Abrusco è una varietà consentita in diverse denominazioni della Toscana, in particolare la Chianti DOCG e la Capalbio DOC nelle colline a sud della provincia di Grosseto.

Qui, l’Abrusco può rientrare fino al 50% dell’uvaggio dei vini rossi e rosati insieme al Sangiovese.

Il vitigno Abrusco ha acini scuri, nero-bluastri, con polpa di colore pallido. La sua epoca di maturazione è media, viene solitamente vendemmiato nel mezzo della stagione, dopo il Ciliegiolo a maturazione precoce e prima del Sangiovese a maturazione tardiva. I vini prodotti con l’Abrusco hanno una buona struttura, aromi speziati e profumi di buona intensità.

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