Ghemme

Il vino Ghemme è un vino rosso prodotto nella regione del Piemonte, in Italia. Ecco una panoramica generale sulla storia di questo vino dalla sua origine nell’antichità ad oggi:

Antichità: Le origini del vino Ghemme risalgono all’antichità. Nella regione del Piemonte, la coltivazione della vite e la produzione di vino risalgono ai tempi dell’Impero Romano. Tuttavia, non esistono documenti storici dettagliati che tracciano la storia specifica del Ghemme in epoca antica.

Medioevo e Rinascimento: Durante il Medioevo e il Rinascimento, il Ghemme divenne noto come un vino apprezzato dalle corti nobiliari e dalla nobiltà locale. La zona di Ghemme, situata nelle colline del Novarese, era nota per la sua produzione di vini di qualità.

XIX e XX secolo: Nel corso del XIX secolo, il vino Ghemme acquisì una reputazione ancora maggiore grazie al suo carattere e alla sua qualità. Nel 1969, il vino ottenne il riconoscimento ufficiale della Denominazione di Origine Controllata (DOC), che garantiva l’origine e le caratteristiche specifiche del vino Ghemme.

Oggi: Il Ghemme continua ad essere prodotto secondo metodi tradizionali nella zona di Ghemme e delle colline circostanti. Il vino è noto per il suo carattere elegante, complesso e longevo. Viene prodotto principalmente utilizzando le varietà di uva Nebbiolo, Vespolina e Uva Rara. Nel 1997, il vino Ghemme ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), che sottolinea ancora di più la sua qualità superiore.

La storia specifica del vino Ghemme può variare a seconda delle fonti storiche e delle interpretazioni.

Il vino Ghemme ha ottenuto diversi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale nel corso degli anni. Ecco alcuni esempi di possibili riconoscimenti che il Ghemme potrebbe aver ricevuto:

  • Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG): Il Ghemme ha ottenuto la denominazione DOCG, che è il più alto riconoscimento ufficiale italiano per i vini di qualità e garantisce l’origine e le caratteristiche specifiche del vino.
  • Medaglie e premi in competizioni vinicole italiane: Il vino potrebbe aver ricevuto medaglie o premi in competizioni vinicole italiane, come il Concorso Enologico Nazionale “Vinitaly” o il “Concorso Enologico Internazionale” organizzato da città vinicole italiane.
  • Accoglienza positiva da parte dei critici enologici: Importanti critici enologici italiani o internazionali potrebbero aver valutato positivamente il Ghemme nelle loro recensioni o valutazioni, contribuendo così a consolidare la sua reputazione.
  • Menzioni in guide del vino: Il vino potrebbe essere stato menzionato e valutato positivamente in guide del vino italiane o internazionali, come la Guida Veronelli, la Guida Slow Wine o la Guida Michelin.

È riconosciuto con denominazione di origine controllata (DOC).

È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Nebbiolo (o Spanna) con uva dei vitigni Vespolina e Bonarda Novarese. Qualche produttore, nonostante la locale cantina sociale si mostri palesemente contraria, aggiunge una leggera percentuale di Creatina.

Il colore

da giovane, è un bel rosso rubino tendente al granata; dopo qualche anno di invecchiamento, assume deliziosi riflessi aranciati.

Odore

fine, gradevole, caratteristico. Discordi, invece, i pareri sul bouquet: alcuni sostengono che esso faccia ricordare il profumo della violetta mammola, altri, quello della resina di pino; altri ancora, l’uno e l’altro. Bouquet di viola mammola e di fragola.

Il sapore

è asciutto, vellutato, sapido e armonico. Io aggiungo un dettaglio importantissimo: alla degustazione, il Ghemme presenta una deliziosa vena di amaro che perdura a lungo in bocca e che, in definitiva, è una delle più spiccate caratteristiche di questo favoloso vino.

La gradazione alcolica

nelle annate normali raggiunge i 12-12,5°; in quelle buone, può arrivare ai 13-13,5°.

Invecchiamento

regge splendidamente il lungo invecchiamento ma migliora in modo considerevole tra il 5° e 18° anno. Non è escluso che possa durare assai validamente anche 15-20 anni ed oltre.

Dopo la vinificazione deve sostare per almeno 4 anni (qualche produttore locale dice addirittura 5) in botti di rovere o di castagno ben stagionato nelle quali il vino compie serenamente la maturazione (1° anno), la meditazione (2° e 3“ anno) e il pre-invecchiamento (4° anno).

Perché questi cicli si effettuino con tutti i crismi della regolarità, è necessario che la cantina destinata ad accogliere questo vino dai suoi primi giorni di vita, sia piuttosto asciutta, appartata, molto tranquilla, assolutamente lontana da sorgenti luminose dirette o indirette e con temperatura costante (14-18 °C).

Trascorsi i primi 4 anni in botte, l’illustre Ghemme viene imbottigliato in borgognone di colore marrone scurissimo (alcuni produttori usano addirittura quelle nere) da disporsi via via in posizione orizzontale, fino al momento in cui verrà giudicato pronto per il consumo.

Degustazione

si trasferisce la bottiglia dalla cantina a temperatura ambiente (20-22 “C); la si lascia tappata in posizione verticale per almeno 12 ore, trascorse le quali, la si stappa e la si tiene aperta per circa 6 ore prima della degustazione.

Se si tratta di vino molto vecchio, aperta la bottiglia è cosa saggia versarne dolcemente il contenuto in una caraffa da lasciare scoperta per circa 4 ore affinché si compia la decantazione.

Abbinamento cibo vino

Saper abbinare ai piatti più saporiti un vino di qualità appare una tra le cose capaci di valorizzare la tua tavola. Il vino Ghemme è ideale in special modo ad accompagnare polente, arrosti, selvaggina di piuma e di pelo, formaggi a pasta dura.

Per abbinare il Ghemme con il cibo, è possibile scegliere piatti con sapori altrettanto intensi e strutturati. Ecco alcune idee per abbinare il vino Ghemme con il cibo:

  • Carni rosse: il Ghemme si abbina bene con carni rosse alla griglia o arrostite, come l’agnello o il manzo. Un’ottima scelta potrebbe essere una bistecca di manzo alla griglia servita con patate al forno e una salsa al pepe.
  • Piatti a base di funghi: il Ghemme si abbina bene anche con i funghi, che hanno sapori terrosi e saporiti simili al vino. Un’ottima scelta potrebbe essere una pasta con funghi porcini e salsiccia, condita con un po’ di olio d’oliva e parmigiano.
  • Formaggi stagionati: il Ghemme si abbina bene con formaggi stagionati come il Parmigiano Reggiano, il Pecorino Romano e il Gorgonzola. Un’ottima scelta potrebbe essere una selezione di formaggi stagionati serviti con pane croccante e una marmellata di frutta.
  • Piatti a base di cacciagione: il Ghemme è un vino che si abbina molto bene con i sapori intensi della cacciagione. Un’ottima scelta potrebbe essere un risotto con funghi e cervo, condito con un po’ di burro e parmigiano.

In generale, il Ghemme è un vino che si abbina bene con piatti saporiti e intensi, che possono contrastare la sua robustezza e complessità. Tuttavia, è sempre consigliabile sperimentare diversi abbinamenti per trovare quello che più si adatta ai propri gusti.

Centri di produzione

Viene prodotto esclusivamente nei territori collinari del comune di Ghemme (provincia di Novara).

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Chi è l'autrice

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