La preparazione della cantina

Il vignaiolo prepara ora la cantina dove si farà il vino.

La preparazione della cantina per la vinificazione dell’uva richiede una serie di passaggi importanti per garantire la produzione di vini di alta qualità.

Ecco alcuni suggerimenti su come preparare la cantina per la vinificazione dell’uva:

  1. Pulizia: la prima cosa da fare è pulire la cantina accuratamente per rimuovere qualsiasi traccia di sporco o polvere. La pulizia è importante per garantire che il vino non sia contaminato da batteri o altre impurità.
  2. Controllo della temperatura: è importante mantenere la cantina a una temperatura costante tra i 10 e i 20 gradi Celsius per favorire la fermentazione dell’uva. Assicurati di avere un termostato affidabile e controlla regolarmente la temperatura per assicurarti che sia costante.
  3. Controllo dell’umidità: l’umidità deve essere mantenuta a un livello costante tra il 70% e l’80% per garantire che i tappi dei vini non si asciughino e per prevenire la formazione di muffe e funghi.
  4. Sterilizzazione degli strumenti: gli strumenti come i serbatoi di fermentazione, le botti e le pompe devono essere sterilizzati per evitare che i batteri si sviluppino nel mosto o nel vino. Assicurati di usare prodotti disinfettanti approvati e di seguire le istruzioni attentamente.
  5. Preparazione degli strumenti: controlla che gli strumenti siano in buono stato e che non siano danneggiati o arrugginiti. Se necessario, sostituiscili o riparali prima dell’uso.
  6. Verifica dell’attrezzatura: assicurati che l’attrezzatura funzioni correttamente, in particolare i filtri e le pompe. Controlla anche la pressione dell’aria e dell’acqua per evitare problemi durante il processo di vinificazione.
  7. Stoccaggio dell’uva: l’uva dovrebbe essere stoccata in modo adeguato per evitare che si schiacci o si ammassi. Utilizza contenitori puliti e igienizzati e conserva l’uva in una zona fresca e asciutta.
  8. Preparazione dei lieviti: se usi lieviti per la fermentazione, preparali in anticipo seguendo le istruzioni del produttore.
  9. Controllo della qualità dell’uva: controlla attentamente la qualità dell’uva per assicurarti che sia sana e matura. Rimuovi qualsiasi uva che presenti segni di malattia o marciume.

I panieri, i tini e i torchi sono lavati e ripuliti, i barili esaminati, disinfettati e ” abbeverati “, vale a dire stagnati mediante successivi innaffiamenti. Le pompe, le tubature e i motori vengono revisionati.

In generale, la temperatura ideale per l’invecchiamento del vino è tra i 12 e i 16 gradi Celsius, con un’umidità relativa del 70-80%. Queste condizioni aiutano a preservare il sapore, il colore e l’aroma del vino nel tempo.

La cantina dovrebbe essere anche dotata di scaffalature solide e resistenti per conservare le bottiglie in modo sicuro, e in posizione orizzontale per evitare che il tappo si secchi e il vino si ossidi.

Inoltre, la cantina dovrebbe essere ben illuminata, ma non esposta alla luce solare diretta, per evitare che il vino si alteri. Infine, è importante mantenere la cantina pulita e ben ventilata per evitare la formazione di muffe e batteri che possono compromettere la qualità del vino.

In sintesi, la cantina per l’invecchiamento del vino dovrebbe essere un ambiente controllato, pulito e ben organizzato, in grado di preservare il vino nel tempo e garantire una maturazione ottimale.

 

La vendemmia è vicina. Il viticoltore provveduto incarica esperti enologi che percorrono i vigneti, prelevano grappoli a caso e li analizzanocantina
per determinare il grado di maturazione. Sale senza sbalzi la curva del tenore zuccherino, diminuisce il tasso di acidità. Al momento più opportuno si dà infine inizio alla vendemmia. A seconda se l’estate è stata calda e soleggiata ovvero fredda e piovosa, la data del raccolto può variare tra il 25 agosto e il 20 ottobre. Teoricamente, si situa cento giorni dopo la fioritura dei filari.

A volte ci vuole una sorta di eroismo per pazientare sino al momento della raccolta, soprattutto se bisogna aspettare le brume ottobrine e i primi freddi che intorpidiscono le dita. Il timore di vedere il raccolto marcire sulla pianta esaspera le impazienze, ma i viticoltori saggi si attengono alle norme di maturazione da cui dipenderà, in definitiva, la qualità del vino. Già difficile a trovarsi verso la fine dell’estate, la manodopera si fa ancora più rara a mano a mano che la stagione progredisce.

 

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Chi è l'autrice

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