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Il Barolo è uno dei vini italiani più rinomati al mondo, prodotto nell’omonima zona del Piemonte, nel nord Italia. Ecco alcune informazioni sulla storia, le caratteristiche, gli abbinamenti e i riconoscimenti del Barolo:
Storia: Il Barolo ha una lunga storia che risale almeno al XVIII secolo. Il vino era originariamente prodotto per uso domestico, ma con il tempo divenne sempre più popolare tra i nobili e i ricchi della zona. Il primo riconoscimento ufficiale del Barolo risale al 1861, quando il vino fu incluso nella lista dei vini piemontesi esposti all’Esposizione Nazionale di Torino.
Il Barolo è un vino rosso secco prodotto esclusivamente con uve Nebbiolo, una varietà di uva originaria del Piemonte. Il vino è caratterizzato da un colore rosso granato intenso, un profumo complesso e intenso, con note di frutti di bosco, spezie, fiori e legno. Al gusto è secco, robusto e tannico, con una nota amara e un retrogusto lungo e persistente.
Il Barolo si abbina bene con piatti robusti e saporiti, come carni rosse, cacciagione, formaggi stagionati e funghi porcini. Inoltre, il Barolo può essere gustato da solo come vino da meditazione.
Riconoscimenti: Il Barolo ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali nel corso degli anni. Tra i più importanti si possono citare i seguenti:
- Nel 2014, il Barolo 2010 del produttore Bruno Giacosa è stato nominato “Wine of the Year” dalla rivista Wine Spectator.
- Nel 2016, il Barolo 2011 del produttore Gaja è stato incluso nella lista dei “Top 100 Wines” della rivista Wine Spectator.
- Nel 2019, il Barolo 2015 del produttore Conterno Fantino ha ottenuto il massimo punteggio di 100/100 dalla rivista Wine Advocate di Robert Parker.
In sintesi, il Barolo è un vino rosso secco di alta qualità, prodotto esclusivamente con uve Nebbiolo nella zona del Piemonte. Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, il Barolo è considerato uno dei vini più pregiati al mondo e ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali nel corso degli anni.
È riconosciuto con denominazione di origine controllata e garantita (DOCG).
Uve di produzione
Dirò pertanto che il vino Barolo è prodotto mediante taglio di uva del vitigno Nebbiolo-Michet con uve dei vitigni Lampia e Rosé.
Il colore
tipico e inconfondibile, è rosso granata con riflessi aranciati; dopo un lungo periodo di invecchiamento tende al mattone scuro. Quanto alla limpidezza, essa viene definita lucente.
L’odore
è caratteristico, etereo, gradevole, intenso e fa ricordare quello della viola mammola e della rosa appassite.
Il sapore
è asciutto, austero, robusto e insieme vellutato; con “goudron” tipico dei grandi vini.
La gradazione alcolica
non è mai inferiore ai 13°; in annate eccezionali, può raggiungere i 13,5-14°.
Invecchiamento
Può essere destinato al commercio non prima che abbia trascorso almeno 2 o 3 anni in apposite botti di rovere; inoltre: invecchiato per 4 anni, di cui uno in bottiglia, può fregiarsi dell’etichetta recante l’anno della vendemmia e della denominazione “riserva”; dopo 5 anni, della denominazione “riserva speciale”.
Detto dell’invecchiamento in botte — che deve essere alloggiata, sollevata da terra, in cantina asciutta, buia e a temperatura non inferiore ai 12 e non superiore ai 17-18 °C — dirò che, dopo il terzo anno di vita, il Barolo viene passato per un ulteriore e talvolta lunghissimo periodo (che può arrivare, a tutto vantaggio del vino, a 15-20 anni ed anche più) in bottiglie borgognone o bordolesi ma sempre di colore marrone scurissimo da tenersi in posizione orizzontale possibilmente in apposite nicchie naturali ricavate nel muro.
Degustazione
degustarlo è necessario trasferire la bottiglia dalla cantina a temperatura ambiente (20-22 °C), lasciarvela, tappata, per almeno 12 ore ed altrettante stappata;
Caratteristiche organolettiche del vino Barolo
Andiamo ora ad elencare le sensazioni organolettiche che contraddistinguono il vino Barolo e che gli garantiscono di essere considerato quale uno fra i vini italiani maggiormente conosciuti.
Al palato il gusto del vino Barolo è secco, caldo e pieno mentre il colore si presenta rosso granata con riflessi d’arancione con l’invecchiamento. Bisogna dire che il piacere di assaporarlo comincia già dal il primo momento della degustazione quando il suo inebriante profumo intenso con aromi di spezie, frutta, rosa canina, liquirizia, cannella soddisferà il vostro naso.
Abbinamento cibo vino
Il Barolo è un vino rosso robusto e strutturato, prodotto con uve Nebbiolo coltivate nelle colline del Piemonte. Ha un carattere tannico e fruttato, con note di spezie e di legno dovute all’invecchiamento in botti di rovere. Per abbinare al meglio il Barolo con il cibo, è importante considerare le caratteristiche organolettiche del vino.
Ecco alcuni suggerimenti per l’abbinamento cibo-vino con il Barolo:
- Brasato al Barolo: come già detto, il brasato al Barolo è un abbinamento classico e tradizionale. Il vino utilizzato nella preparazione del piatto si sposa perfettamente con il sapore intenso e corposo del brasato.
- Carni rosse grigliate: il Barolo è un vino perfetto per accompagnare le carni rosse grigliate, come la bistecca o il filetto. La loro robustezza e la loro struttura si sposano perfettamente con il carattere tannico del Barolo.
- Formaggi stagionati: il Barolo si abbina bene con formaggi stagionati e di media stagionatura, come il Parmigiano Reggiano, il Pecorino Toscano, il Gorgonzola e il Castelmagno. Il sapore complesso e tannico del vino si sposa bene con il sapore intenso e piccante di questi formaggi.
- Piatti di cacciagione: il Barolo è un vino che si sposa bene anche con piatti di cacciagione, come il cervo o il cinghiale. La loro carne saporita e corposa si sposa perfettamente con la complessità e la robustezza del Barolo.
- Cioccolato fondente: infine, il Barolo può essere abbinato anche al cioccolato fondente. Il suo sapore intenso e tannico si sposa bene con la dolcezza e l’amarezza del cioccolato fondente.
Si accompagna egregiamente a piatti di carne di bue e manzo arrosto o alla griglia, a brasati e stracotti, a bolliti misti, a selvaggina da penna (starne, fagiani, galli di monte, arrosto o allo spiedo) e a piatti in genere a base di tartufi.
Centri di produzione
I maggiori centri di produzione sono situati in provincia di Cuneo e precisamente nei territori dei comuni di Barolo, Serralunga d’Alba, Castiglione Falletto, La Morra, Monforte d’Alba, Grinzane Cavour.