Valpolicella Classico

La storia del vino Valpolicella Classico

Risale all’antichità e ha radici profonde nella regione italiana della Valpolicella, situata nella provincia di Verona, nel nord-est dell’Italia. Qui, la viticoltura è stata praticata fin dai tempi degli antichi romani, che coltivavano le vigne e producevano vino nella zona già nel I secolo d.C.

Durante il periodo medievale, la viticoltura nella Valpolicella continuò a svilupparsi, grazie all’influenza dei monaci benedettini e dei nobili locali. Tuttavia, fu nel Rinascimento che il vino Valpolicella iniziò a guadagnare fama e riconoscimento. Artisti, scrittori e poeti dell’epoca, come Leonardo da Vinci e Shakespeare, ne elogiarono le qualità, contribuendo a diffonderne la reputazione.

Nel corso dei secoli, la tecnica di produzione del vino Valpolicella è stata affinata e perfezionata. La zona di produzione del Valpolicella Classico si estende su una superficie di circa 5.200 ettari, situata tra le colline a nord di Verona. Il terreno collinare, l’esposizione al sole e il clima temperato favoriscono la coltivazione delle uve autoctone, come la Corvina Veronese, la Rondinella e la Molinara, che costituiscono la base dei vini Valpolicella.

La tecnica di produzione più nota del Valpolicella è l’appassimento delle uve, chiamata “ripasso” o “refermentazione”. Dopo la vendemmia, una parte delle uve viene posta ad appassire su graticci in locali ventilati, permettendo loro di concentrare gli zuccheri e gli aromi. Successivamente, queste uve appassite vengono aggiunte al vino Valpolicella base, avviando una seconda fermentazione e conferendo al vino una maggiore struttura e complessità.

Nel corso del XX secolo, il vino Valpolicella Classico ha continuato a crescere in popolarità sia a livello nazionale che internazionale. Negli anni ’60 e ’70, tuttavia, la regione ha affrontato una crisi di qualità dovuta a una produzione eccessiva e a tecniche di vinificazione meno attente. Fortunatamente, negli anni ’80 è iniziata una fase di rinnovamento, con un ritorno alle pratiche tradizionali e un rinnovato impegno per la qualità.

Oggi, il vino Valpolicella Classico gode di un’eccellente reputazione e ha ottenuto la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) nel 1968. La zona di produzione è suddivisa in diverse sottozone, tra cui Classico, Valpantena, Valpantena, Valpantena Est e Ovest, ciascuna con caratteristiche distintive.

Il Valpolicella Classico viene apprezzato per il suo colore rosso rubino, il profumo intenso e complesso di frutta rossa, spezie e sottobosco, nonché per il suo gusto armonioso e vellutato. È noto anche per la capacità di invecchiare, sviluppando una maggiore complessità e profondità con il passare degli anni.

In conclusione, la storia del vino Valpolicella Classico risale a secoli fa e rappresenta una tradizione vinicola ricca e apprezzata. Grazie all’attenzione per la qualità e alla maestria dei viticoltori locali, il Valpolicella Classico è diventato un vino di prestigio con un’identità unica nel panorama vinicolo italiano e internazionale.

Il vino Valpolicella Classico ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali per la sua qualità e tipicità.

In Italia, il Valpolicella Classico è stato riconosciuto come denominazione di origine controllata (Disciplinare della DOC Valpolicella) fin dal 1968, mentre l‘Amarone della Valpolicella è stata riconosciuta come denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) nel 2009. Il Ripasso della Valpolicella, un vino ottenuto attraverso la ripassatura del vino base sulle bucce e sui residui della produzione dell’Amarone, ha ottenuto il riconoscimento DOC nel 1990.

A livello internazionale, il vino Valpolicella ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Ad esempio, l’Amarone della Valpolicella Classico Riserva “Sergio Zenato” del 2005 è stato premiato con il massimo punteggio di 100/100 dal critico enologico americano James Suckling.

Il vino Amarone della Valpolicella ha anche ottenuto numerosi premi al Decanter World Wine Awards, uno dei più importanti concorsi di vino al mondo. Nel 2020, l’Amarone della Valpolicella Classico DOCG Riserva 2013 di Tommasi Viticoltori è stato premiato con la medaglia d’oro al Decanter World Wine Awards.

Il vino Valpolicella è stato inoltre incluso in numerose guide e pubblicazioni specializzate nel settore del vino, tra cui il Wine Spectator, il Gambero Rosso e il Veronelli. La regione Valpolicella è stata anche riconosciuta come una delle migliori zone vinicole d’Italia, ed è diventata una meta turistica molto popolare per gli amanti del vino.

È riconosciuto con denominazione di origine controllata (DOC)

Composizione uve di produzione

È prodotto mediante taglio di uva dei vitigni Corvina veronese, Molinara, Rondinella (le percentuali di taglio variano a seconda dei criteri di vinificazione adottati dai singoli produttori). Molto spesso, alle sunnominate uve ne vengono aggiunte altre, in percentuale complessiva non superiore al 10-15%, dei vitigni Negrara trentina, Barbera, Sangiovese e Rossignola.

Il colore

da giovane, è un rosso rubino piuttosto chiaro e lucente; dopo qualche anno di invecchiamento, assume riflessi dolcemente aranciati.

L’odore

fortemente vinoso, è caratteristico, gradevole e delicato. In particolari annate, ricorda quello della mandorla amara.

Il sapore

asciutto, di ottimo corpo, sapido e armonico, non nasconde una gradevole e giusta venatura di amarognolo.

La gradazione alcolica

va dagli 11 ai 12°.

Invecchiamento

Il trattamento di cantina è il seguente: dopo un anno (qualche esperto dice anche meno) di sosta in botti di rovere, in cantina buia e tranquilla (temperatura 12-15 °C), passa all’imbottigliamento nelle bordolesi color marrone scuro che debbono essere sistemate in posizione orizzontale. Ed è proprio in bottiglia che il Valpolicella, famoso in tutto il mondo quasi quanto il Chianti toscano, si affina, matura e rafforza le originarie qualità fino a diventare splendido nel giro di 5-6 anni.

Degustazione

Il vino Valpolicella Classico dovrebbe essere servito leggermente fresco, a una temperatura di circa 16-18 gradi Celsius.

Abbinamenti

Per abbinare il Valpolicella con il cibo, è possibile scegliere piatti leggeri e saporiti. Ecco alcune idee per abbinare il vino Valpolicella con il cibo:

  • Pasta con sugo di pomodoro fresco: il Valpolicella Classico si abbina molto bene con la pasta al pomodoro fresco, che ha sapori semplici e freschi che si sposano perfettamente con il vino. Si può provare con un piatto di spaghetti al pomodoro, conditi con un po’ di olio d’oliva e basilico.

  • Pizza: si abbina molto bene anche con la pizza, che ha sapori semplici e saporiti. Si può provare con una pizza margherita, che ha sapori semplici di pomodoro, mozzarella e basilico.

  • Antipasti: il Valpolicella Classico si abbina molto bene anche con antipasti leggeri come insalate, carpacci e crostini con paté o formaggio fresco.

  • Piatti a base di pesce: il Valpolicella Classico si abbina anche con piatti a base di pesce leggeri, come il pesce alla griglia o il carpaccio di tonno.

  • Carni bianche: il Valpolicella Classico si abbina bene anche con carni bianche, come il pollo o il tacchino. Un’ottima scelta potrebbe essere un petto di pollo grigliato con verdure alla griglia.

In generale, il Valpolicella è un vino versatile che si abbina bene con una vasta gamma di piatti leggeri e saporiti. Tuttavia, è sempre consigliabile sperimentare diversi abbinamenti per trovare quello che più si adatta ai propri gusti.

Localita’ di produzione

Le località di produzione somno situati in provincia di Verona e precisamente nei territori dei comuni di Negrar, Fumane, Marano di Valpolicella, Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro.

 

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Chi è l'autrice

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