Il vino rende stolto il saggio e saggio lo stolto.
Carlos Ruiz Zafón è stato uno scrittore spagnolo famoso per i suoi romanzi di genere gotico e misterioso, tra cui “L’ombra del vento” e “Il gioco dell’angelo”. Anche se non ha scritto molto sul vino, questa bevanda appare in alcuni dei suoi romanzi come elemento della cultura spagnola.
In “L’ombra del vento”, ad esempio, il protagonista Daniel Sempere frequenta un caffè-letterario dove viene servito vino rosso e dove vengono organizzati incontri tra scrittori e intellettuali. In questo modo, Zafón fa riferimento alla tradizione spagnola del “tapeo” o dell’aperitivo, dove il vino è spesso accompagnato da piccoli piatti di cibo.
Inoltre, in “Il prigioniero del cielo”, uno dei romanzi della serie “Il cimitero dei libri dimenticati”, un personaggio offre a un altro un bicchiere di vino rosso, descrivendolo come “un nobile Ribera del Duero”. Questo dettaglio sottolinea ancora una volta l’importanza del vino nella cultura spagnola e la sua associazione con la nobiltà e la raffinatezza.
In generale, anche se Carlos Ruiz Zafón non ha scritto molto specificamente sul vino, questo tema appare nei suoi romanzi come elemento della cultura spagnola e della vita quotidiana dei personaggi.