Come si ricorda il sapore del vino quando il bicchiere ed il suo colore sono ormai perduti.
Kahlil Gibran è stato un celebre poeta e scrittore libanese, noto per le sue opere sulla spiritualità e sulla condizione umana. Nel corso della sua vita, Gibran ha scritto diversi passi sulla bevanda del vino, spesso associando il suo consumo a momenti di contemplazione e di celebrazione della vita.
In particolare, Gibran ha scritto un celebre saggio intitolato “Il vino” nel suo libro “Il Profeta”, in cui descrive il vino come un simbolo di gioia e di comunione tra gli uomini. Nel saggio, Gibran afferma che il vino è un dono della vita che ci invita a celebrare la bellezza del mondo e a condividere la nostra felicità con gli altri.
Tuttavia, Gibran sottolinea anche che il vino non dovrebbe essere consumato in eccesso o usato come una scusa per evadere dalla realtà. Egli afferma che il vino può essere un mezzo per raggiungere la saggezza e la serenità interiore, ma solo se viene consumato con moderazione e consapevolezza.
In sintesi, Kahlil Gibran ha scritto diversi passi sulla bevanda del vino, spesso associandolo a momenti di celebrazione e di contemplazione della vita. Tuttavia, egli ha anche sottolineato l’importanza di consumare il vino con moderazione e consapevolezza, evitando di cadere nella tentazione dell’eccesso e dell’abuso.