Io voglio che il vino della mia messa sia buono, diceva un prete, perché non voglio fare uno sgarbo al Signore quando impartisco la comunione!
Léon Abric (1870-1943) è stato uno scrittore, critico letterario e gastronomico francese, noto soprattutto per i suoi scritti sui piaceri della tavola e del vino.
Abris ha scritto diversi libri sulla gastronomia, tra cui “Le Vin”, pubblicato nel 1926. In questo libro, Abric parla del vino come una bevanda che racchiude in sé la storia e la cultura della regione in cui viene prodotto. Per Abric, il vino era più di una semplice bevanda, ma un’esperienza che coinvolgeva tutti i sensi, dalla vista al gusto, dall’olfatto al tatto.
In “Le Vin”, Abric offre anche consigli su come degustare e abbinare il vino, nonché su come scegliere le bottiglie giuste per le diverse occasioni. Inoltre, descrive in modo dettagliato le diverse regioni vinicole francesi e i loro vini caratteristici, dalla Borgogna alla Champagne, dalla Loira alla Valle della Garonna.
Per Abric, il vino rappresentava un’importante parte della cultura francese, che andava al di là del semplice piacere di bere, ma coinvolgeva anche la storia, la geografia e la tradizione. La sua passione per il vino lo ha reso un importante promotore della cultura enologica francese, tanto da essere considerato uno dei padri del “movimento del vino” che si diffuse in Francia negli anni ’20 e ’30 del Novecento.