“Vino e musica furono sempre per me i migliori cavatappi“.
Anton Pavlovic Cechov (1860-1904) è stato uno scrittore e drammaturgo russo, considerato uno dei più grandi autori della letteratura mondiale.
Cechov era un amante del vino e spesso nei suoi scritti menziona il vino e il suo potere seducente. In una lettera a un amico, scrisse: “Sono stato un grande bevitore di vino tutta la vita, e sono convinto che la vera felicità è solo in tre cose: l’amore, il vino e il lavoro”.
In una delle sue opere più famose, la commedia “Zio Vania”, il personaggio di Ivan Petrovic, un coltivatore, è spesso visto bere vino. Nel dramma “La gabbia degli scimmioni”, il personaggio di Ivan Andreevic, un ufficiale di marina in pensione, è descritto come un amante del vino e del cibo.
Cechov era anche un appassionato di viticoltura e nella sua tenuta in Crimea, coltivava personalmente diverse varietà di uva. In una lettera a un amico, Cechov scrisse: “Sono occupato con la coltivazione delle viti. È una cosa eccellente, una delle attività più ragionevoli e belle che ci siano”.
In sintesi, Anton Cechov era un amante del vino, che spesso menzionava nei suoi scritti. Era anche un appassionato di viticoltura e coltivava personalmente diverse varietà di uva nella sua tenuta in Crimea. Il vino era per lui una delle tre cose che portavano la vera felicità, insieme all’amore e al lavoro.