Il coppiere o sommelier d’altri tempi era una figura molto importante nelle corti nobiliari e aristocratiche europee durante il medioevo e il Rinascimento. Il suo compito principale era quello di gestire la cantina del signore o del principe, e di assicurarsi che vi fosse sempre una scorta adeguata di vino di alta qualità.
Il coppiere aveva molte responsabilità, tra cui selezionare i vini da servire durante i pasti, controllare la qualità delle bottiglie e dei tappi, gestire la temperatura e l’umidità della cantina e, naturalmente, servire il vino ai commensali durante i pasti.
Leggiamo qualcosa al riguardo su questo per interesse letterario più che per interesse enogastronomico :
«Del coppiere. Egli, oltre la galanteria della sua persona, bada esser tutto fede, giovane e non vecchio, disposto e non sgarbato, non guercio né cieco, mezzano né troppo piccolo, né troppo grande, bello di viso e non brutto, allegro e non melanconico, costumato e discreto e che abbia le sue mani bianche e delicate, portando nell’uno delle sue dita una gioietta di valuta e bella; che sia il vestir suo onesto e costumato, di abito di ricchi drappi lunghi e non corti, maggiormente le sue maniche, e per cosa del mondo non faccia mostra di quelle larghe lattugaccie delle sue camicie, delle braccia lavorate di mille colori come le vostre sgualdrine».
Di minor interesse risultano, ai fini di una storia del connubio cibi-vini, le opere e le consuetudini riportate da Bartolomeo Taegio (De l’humore del 1564) e da Vincenzo Cervio (ne il Triciante del 1581), da Andrea Bacci ( Slorin naturale dei vini del 1596 ). Come dallo stesso Francesco Redi nel Ditirambo di Bacco in Toscana.
Nel 1797 troviamo una lista dei vini a conclusione del volume di Francesco Leonardi “L’Apicio moderno” Leonardi e’ un’ autore già conoscitore delle cucine classiche europee per aver servito come cuoco Caterina II di Russia.
Inoltre, il coppiere o sommelier doveva essere un esperto conoscitore dei vini e delle regioni vinicole, in grado di consigliare al signore o al principe sui vini migliori da acquistare e da servire in base al cibo che veniva preparato. Spesso aveva anche il compito di acquistare i vini per la cantina, di negoziare i prezzi con i fornitori e di tenere una dettagliata lista di tutti i vini presenti in cantina.
Nel corso del tempo, il ruolo del coppiere si è evoluto, e oggi il termine “sommelier” si riferisce ad un professionista altamente specializzato e formato nell’ambito dei vini e delle bevande, che lavora in ristoranti, hotel, enoteche o altre attività correlate. Tuttavia, la figura del coppiere o sommelier d’altri tempi rimane una parte importante della storia del vino e della cultura enologica europea.
In passato, il coppiere o sommelier era anche responsabile di molte altre attività, come ad esempio la preparazione del vino per i viaggi di corte, la supervisione della produzione di vino nelle tenute di proprietà del signore o del principe e la gestione dei rapporti con i fornitori di vino.
Il coppiere era spesso considerato una figura di grande prestigio e rispetto, ed era spesso vestito con abiti eleganti e distintivi che lo distinguessero dagli altri servitori della corte.
Inoltre, la figura del coppiere aveva anche una dimensione sociale, poiché spesso partecipava alle cene e ai banchetti organizzati dal signore o dal principe, e poteva interagire con ospiti di alto rango e ambasciatori stranieri.
Oggi, il ruolo del sommelier è diventato molto più specializzato e tecnico, e richiede una formazione approfondita in materia di viticoltura, enologia, servizio del vino e abbinamento cibo-vino. Tuttavia, la tradizione e la storia della figura del coppiere d’altri tempi sono ancora molto rispettate e apprezzate nell’ambito della cultura enologica e del servizio del vino.