Come acquistare direttamente il vino da un produttore?

Ci sono alcune regole che chi vuole acquistare direttamente il vino dal produttore dovrebbe seguire. L’assaggio, per un palato profano, non è affatto determinante.

Sarò più preciso: al tuo palato potrebbero garbare un certo gusto e una certa vivacità alcolica, mentre il prodotto che ti viene offerto potrebbe non avere i requisiti necessari.

Specialmente trattandosi di vino riconosciuto con denominazione di origine controllata (DOC), quindi costoso, tu sei nel pieno diritto di controllarne scrupolosamente le caratteristiche organolettiche.

Per fare ciò, non avere esitazioni o riguardi: ricordati, innanzitutto, che stai scegliendo un vino che probabilmente comprerai.

Malligand

Se i requisiti in colore, odore, sapore del vino che hai appena assaggiato corrispondono a quelli stampati, non ti rimane che accertarti sulla sua gradazione alcolica.

Inviterai molto cortesemente il venditore a dimostrarti che essa è quella indicata tra le caratteristiche del vino in discussione. Se questi è onesto e ha qualche minuto da perdere, non avrà alcuna difficoltà a tirar fuori una graziosissima macchinetta ad alcool, la famosa Malligand, di antichissima invenzione ma sempre validissima e indispensabile in cantina; in tua presenza, preleverà dalla botte un piccolo quantitativo di vino e lo brucerà.

Tu stesso, a bruciatura conclusa, potrai leggere sull’asticciola di vetro la gradazione esatta.

Supponendo che il tasso alcolico sia naturale e non determinato da zuccheraggio o da altre manipolazioni (strettissime parenti delle sofisticazioni, vietate e severamente punite dalla legge), potrai senz’altro ultimare l’acquisto.

Ancora una cosa: in sede di acquisto, è necessario che tu specifichi al produttore se desideri un tipo di vino da infiascare e consumare subito, oppure un tipo da bottiglia.

La distinzione è importante in quanto il vino da consumare subito è generalmente di tipo più corrente (di prima o di seconda spremitura) mentre quello da invecchiamento è sempre il fiore, quindi più fine e più costoso.

Se intendi acquistare un vino da consumare subito, l’epoca più indicata è l’inizio della primavera successiva alla vendemmia: in quell’epoca, il vino nuovo ha già superato la fase di riposo e quella di maturazione e, a giudizio del produttore, può essere destinato alla vendita e all’immediato consumo.

Se invece sei orientato verso l’acquisto di vino da far invecchiare in bottiglia, l’epoca più adatta è l’autunno successivo alla vendemmia (quindi, dopo un anno di sosta in botte).

Quando, dopo i preliminari di rito (assaggio, controllo della gradazione alcolica, prezzo, ecc.), avrai effettuato la tua scelta, dovrai decidere come acquistare il vino. Se, come generalmente avviene, non ti illuminerà il venditore, tieni ben presenti alcuni particolari di una certa importanza:

Il vino da consumare in breve tempo

damigiana

è opportuno acquistarlo e trasportarlo in damigiane di vetro robusto, ben impagliate e dalla solida armatura esterna. Oggi è molto usato un tipo di damigiana, sempre in vetro ma rivestita in plastica rigida e non più in paglia o in giunco come si usava in passato; questa versione si rivela validissima sia per l’incorruttibilità del materiale di rivestimento, sia per la facilità delle operazioni di pulitura esterna.

Usando la damigiana come contenitore di trasporto, è cosa prudente, specie se il vino dovrà rimanere per qualche tempo in cantina prima di essere infiascato, far versare sulla superficie di esso un piccolo quantitativo di olio enologico da prelevare, a tempo debito, mediante tamponi di stoppa o di ovatta o con uno speciale aspiratore in vetro o in plastica. L’unico inconveniente della damigiana è rappresentato dall’ingombro: infatti, ben difficilmente trova idonea sistemazione sia nel baule dell’auto sia nell’interno della stessa, specialmente quando si tratti di una vettura poco spaziosa.

Per il trasporto del vino da consumare subito

Sono indicatissime le taniche in plastica rigida da 20 litri: ben maneggevoli, pratiche e poco ingombranti, possono essere collocate nel baule o sui sedili posteriori dell’auto senza danneggiare né sporcare la carrozzeria. Taniche di plastica, sì, ma ad una condizione: che il vino non vi rimanga più di 24 ore: cioè come dire che a viaggio concluso si rende urgente il travaso dello stesso in fiaschi o in bottiglioni.

Il vino da invecchiamento

Questo vino quindi è adatto ad una più o meno lunga conservazione, scontato che l’epoca indicata per l’acquisto è l’autunno successivo la vendemmia, i preliminari sono del tutto identici a quelli relativi all’acquisto del comune vino da consumare subito.

C’è tuttavia qualche dettaglio che non deve trovarti impreparato: molto probabilmente il produttore, dopo averti fatto assaggiare del vino spinato dalla botte ed averti assicurato essere lo stesso di quello contenuto in bottiglie coricate su appositi posatoi, ti proporrà  per tua comodità di acquistarlo già imbottigliato e magari elegantemente etichettato e datato, sparandoti ovviamente cifre da capogiro. Al che, se sei un neofita e ti sarai lasciato affascinare dalle etichette e dalla data di vendemmia, abboccherai perfezionando rapidamente l’acquisto.

Sbagliato per vari motivi.

Primo: non è una novità che il vino sfuso costa assai meno dello stesso  supponendo che lo sia imbottigliato dal produttore.

Secondo: ammesso che il prezzo richiesto per il vino imbottigliato non scoraggi l’acquirente, è fuori dubbio come l’acquisto privi l’appassionato del piacere e dell’emozione di imbottigliare da sé il suo vino e di trattarlo come meglio creda.

Terzo: può anche accadere che una certa partita di bottiglie, non adatte o mal lavate, o di tappi di sughero non stagionato o di scadente qualità, danneggino il prodotto al punto non soltanto da precarizzarne l’invecchiamento ma addirittura da renderlo imbevibile.

Dopo che avrai assaggiato il vino spinato dal fusto, inviterai il produttore a stappare una bottiglia di quello già preparato per l’invecchiamento; se entrambi non avranno le stesse caratteristiche, molto correttamente pagherai la bottiglia che hai fatto stappare e perfezionerai l’acquisto del vino sfuso.

Per il trasporto del vino da invecchiamento

niente taniche di plastica ma unicamente la damigiana di vetro molto scuro, con involucro esterno in paglia e giunco sani, con almeno due dita di olio enologico in superficie e con tappo nuovo di zecca ben compresso e solidamente legato all’imboccatura del collo con uno spago sottile.

Questi accorgimenti sono indispensabili soprattutto quando tu ravvisi la necessità di lasciare per qualche tempo la damigiana in cantina prima di imbottigliare il vino.

Molta attenzione, durante il trasporto, di evitare scosse e sobbalzi molto dannosi, specialmente quando il vino sia ancora in piena meditazione.

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Chi è l'autrice

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